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Il Forum di Storie
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Italietta
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gwenog
Registrato: 21/05/07 13:39 Messaggi: 736
Località: Genova Interessi: Cinema, lettura, teatro, sudoku
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Erik Gandini a Venezia, Benigni a Genova... tutti sembrano dire la stessa cosa: all'estero, guardando all'Italia, si fanno delle gran risate.
Il fatto è che qui siamo alla disperazione.
La libertà di stampa è appesa a un filo: leggevo giorni fa il "Diario" di Repubblica e veniva citato un editoriale scritto durante il Ventennio - nel 1924, credo - e sembrava fresco di stampa.
Dopo il Presidente-operaio e il Presidente-ferroviere, ecco a voi il Presidente-bambino capriccioso che va in Europa a dire "state zitti, sennò non gioco più".
A una persona come Saviano che firma la petizione per la libertà di stampa su Repubblica viene detto - papale papale - che sputa nel piatto in cui mangia. Rimpiango politici un po' più sottili.
Un insegnante precario ieri urlava da un tetto "L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro?". Sottolineo il punto interrogativo.
E, ciliegina sulla torta, in questi giorni la futura classe dirigente è andata a fare i test d'ingresso all'università: e io dovrei ridere sentendo un aspirante Bocconiano che non sa cosa significhi l'acronimo OPA e che pensa che Laika sia l'ultima fidanzata di Lapo? Ora, che un aspirante studente di medicina possa ignorare chi ha scritto "I promessi sposi" mi può anche andar bene... ma che mi dica che il cuore ha 4 ventricoli, che l'epatite è una patologia renale e che l'aviaria è un virus che si prende ad alta quota, questo mi fa temere decisamente per la mia vecchiaia.
Mi tuffo nel Venerdì di Repubblica e già agli editoriali di Bocca, Maltese e Ottone mi sento male.
In America hanno aspettato a far uscire un film come "The Road", tratto dal romanzo premio Pulitzer di McCarthy, per paura di deprimere il pubblico. Che pensiero gentile. Peccato che l'apocalisse ormai è ospite fissa a cena nelle case di chi ha perso il lavoro, sta per perdere la casa e arriva a pensare che sterminare la famiglia sia l'unica soluzione. |
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