Forum: Le mie poesie, le vostre poesie Téma: La stanza delle ombre ----------------------------- fiodor: La stanza delle ombre E di nuovo entro nella stanza delle ombre e carponi avanzo sui gomiti il corpo fonde nel pavimento e si allunga con sforzo immane eppure avanzo e raggiungo il mio angolo quello più buio e lì mi rannicchio gli occhi serrati, le orecchie tappate e non vedo nulla ma tremo di paura, e non sento nulla ma tremo di freddo, e urlo muto. “La stanza delle ombre” è il posto dove mi ritrovo quando l’ansia, la paura o lo sconforto prendono il sopravvento sulle difese, purtroppo fragili, che continuamente cerco di erigere. Non è un bel luogo ma ci capito spesso, mio malgrado. fiodor gwenog: Adesso la mia stanza delle ombre mi fa meno paura, perché so che è accanto alla tua e allo stesso tempo accanto a quella di chiunque altro, come in un cubo di rubik in perenne movimento. fiodor: La malattia di vivere Io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò. Ma davvero son cresciuto? Chiudo gli occhi e chiedo, son solo, invece, credo ... invecchiato. Non posso farci niente, già quasi tutta via è questa vita mia, persa nella malinconia, in sogni vani e pianti, illusioni e abbagli, rimorsi, fughe, sbagli ... rimpianti. Ritorno dunque a te, vecchio amico andato, tempo perso e mai ritrovato, le canzoni e i posti, i volti già sbiaditi, i loro falsi miti ... e i nostri. Cerco una magia a buon mercato a compenso di un miracolo mancato. E scrivo ancora poesie, non imparo mai, e ti regalo, dai! ... queste parole mie. A volte ancora sbotto e lotto, più spesso lascio fare e aspetto. E piano nel sonno volo, e sogno per non pensare che, a lungo andare ... sia rimasto solo. fiodor catia: Da ragazzi - più precisamente: da adolescenti - siamo come frecce incoccate nell' arco, frementi per una spinta che ci permetta finalmente di volare nel cielo della vita e centrare il bersaglio desiderato. Questa poesia mi fa pensare a uno che si accorga di aver terminato il proprio volo molto lontano dal centro del bersaglio. C' è tutto lo sbigottimento di chi non riesce a capacitarsi di trovarsi proprio lì, a tutta una vita di distanza dai propri sogni. E cerca rifugio in un passato di aspettative integre, di speranze ancora da scartare. La metrica rimanda a una canzone (non solo per la citazione iniziale) e forse un sottofondo musicale attenuerebbe l' effetto di qualche rima (ma è parere mio, io verso le rime sono spietata!) Insomma, c'è tutto Antonio dentro. E non è poco. gwenog: catia ha scritto: Insomma, c'è tutto Antonio dentro. E non è poco. Amen, sorella :)